IL FATO DELL’ENERGIA. Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni - F/ART partner tecnologico

IL FATO DELL’ENERGIA. Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni - F/ART partner tecnologico

mercoledì 25 maggio 2022 | Arte, Eventi, News&Press
Immagine di  IL FATO DELL’ENERGIA. Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni - F/ART partner tecnologico

IL FATO DELL’ENERGIA

Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni

 
Il 27 maggio nelle sale di Castel Belasi  a Campodenno (TN) apre “Il Fato dell’Energia”, mostra personale di Stefano Cagol  a cura di Emanuele Quinz. L’artista trentino riconosciuto a livello internazionale porta il visitatore in un viaggio visionario tra metafore universali, riti contemporanei, ghiacci e diluvi attraverso molteplici linguaggi.
 
“IL FATO DELL’ENERGIA. Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni” presenta un excursus nella ricerca dell'artista  – da poco premiata dall’Italian Council del Ministero per i Beni Culturali – attraverso una ventina di opere, video, fotografiche, luminose, sonore e installative.
 
Ci sarà anche la grande scritta a neon rosso "GLOBAL WARNING" installata in precedenza a Bressanone e controllata dalle centraline, dimmer e trasformatori F/ART.
 
 
Emanuele Quinz – curatore della mostra – afferma che “Queste opere da una parte rivelano un legame profondo con il territorio delle sue origini, e dall’altra esplicitano la funzione di denuncia dell’artista”. Cagol ammette di considerare le Alpi “una delle espressioni naturali che più chiaramente ci fa prendere coscienza dell’idea di tempo” e dichiara di essersi ispirato a quelli che il padre gli mostrava come “i ghiacci eterni”, ora quasi spariti, quando ha pensato l’opera per il Padiglione nazionale delle Maldive alla Biennale di Venezia del 2013, “The Ice Monolith”, allora uscita su New York Times e BBC, quindi entrata nell’immaginario collettivo tra gli interventi artistici attenti a questi temi.
 
 

BIOGRAFIE

 

STEFANO CAGOL

Stefano Cagol (Trento, 1969) ha studiato all'Accademia di Brera e alla Ryerson University di Toronto con una borsa di studio post-dottorato del Governo del Canada. Vincitore dell’Italian Council (2019) del Ministero Italiano della Cultura e di premi come il Visit di E.on Stiftung e il Terna per l’Arte Contemporanea, lavora negli ambiti dell’Arte Concettuale, Arte Ambientale, Eco Art e Land Art. 
 

EMANUELE QUINZ

Emanuele Quinz (Bolzano, 1973) è storico dell’arte e curatore. Professore associato all’Université Paris 8 e ricercatore associato all’EnsadLab (École nationale supérieure des Arts Décoratifs), le sue ricerche esplorano le zone di frontiera tra le diverse discipline artistiche. Collabora regolarmente con centri d’arte e istituzioni internazionali come il Centre Pompidou, il Centre Pompidou-Metz e l’Uqàm di Montréal. Come curatore ha diretto diversi progetti di ricerca ed esposizioni internazionali. 
 

CASTEL BELASI

Castel Belasi è situato in provincia di Trento nel Comune di Campodenno (1.500 abitanti), piccolo paese ai piedi delle Dolomiti di Brenta tra i frutteti della Bassa Val di Non. Il castello è ubicato nel borgo di Segonzone in posizione collinare e panoramica. La sua fondazione risale al tardo Duecento, nell’ambito dell’affermazione in Anaunia del Conte del Tirolo e delle famiglie di lingua tedesca, e incarna lo spirito di un territorio tra nord e sud, luogo di incontro e confronto. Il nucleo originario del castello, rappresentato dall’alto mastio pentagonale del palazzo centrale, risale al XIV secolo. 
 
 
 

DETTAGLI DELLA MOSTRA

ORARI

Titolo: IL FATO DELL’ENERGIA. Ghiacci glaciali, surriscaldamento e divinazioni
Durata: 28 maggio – 30 ottobre  2022
Orari: sab-dom 10.00 – 18.00 e dal 1 luglio all’11 settembre mar-dom 10.00 – 18.00
Sede: Castel Belasi - Campodenno (TN)

 

Programma

Inaugurazione: venerdì 27 maggio ore 18.30
Visite guidate: ogni sabato alle 16.30
Visite guidate con l’artista: 4 giugno; 11 giugno; 9 luglio; 23 luglio; 3 settembre; 17 settembre 
Evento speciale: 9 agosto ore 21.30