"Ascoltarsi" l'autoritratto luminoso di Ilenia Checchi

"Ascoltarsi" l'autoritratto luminoso di Ilenia Checchi

martedì 06 settembre 2022 | News&Press, Blog, Interviste
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Presso la sala riunioni di F/ART è esposto un quadro luminoso che attira l'attenzione di tutti i nuovi visitatori. Si tratta di un'opera al neon realizzata durante la collaborazione con l'Istituto Statale d’Arte Franco Russoli Pisa nel 2013.

Ilenia Checchi, all'epoca studentessa appena maggiorenne, è l'autrice di "Ascoltarsi" e vincitrice del progetto scolastico legato alla soffiatura del neon.
A distanza di 9 anni l'abbiamo cercata e chiesto di raccontarci più di lei e del suo percorso.

 

F/ART: Hai seguito un percorso scolastico con un indirizzo dedicato all’arte del vetro, in qualche modo queste conoscenze sono state per te utili applicate alla soffiatura del tubo per neon? E’ stato difficile? Come è andato il primissimo tentativo di soffiatura?
Ilenia: Così come per il vetro, il neon ha molte possibilità di realizzazione ma anche alcuni limiti fisici, e le conoscenze acquisite durante il percorso scolastico mi hanno aiutata nella progettazione iniziale a pensare a quanto alcune “forme” fossero complicate da applicare a questo materiale. L’approccio alla  soffiatura è stato interessante, coinvolgente ed emozionante. Allo stesso tempo la paura di fare un buco nell’acqua era grande. 
 
F/ART: Come è nata l’idea di questa opera? Ti sei ispirata a qualcosa di esistente, volevi esprimere qualcosa in particolare o magari mostrare un lato di te stessa? Raccontaci come è andata.
Ilenia: Ricordo di aver visto in un negozio una maglia con una stampa simile, e quando sono tornata a casa ho provato a buttare giù qualche idea, finché non ho trovato la soluzione finale. Il messaggio che volevo trasmettere era quello di ascoltare sempre quello che il cuore ci racconta e ci fa sentire ogni giorno. Nonostante ogni pensiero negativo, seguirlo sempre e non lasciare che le emozioni vengono dimenticate o non ascoltate.
 
F/ART: Quanto tempo hai dedicato all’opera tra ideazione, progettazione ed effettiva realizzazione?
Ilenia: La parte progettuale credo sia durata circa quattro ore. La fotografia mi è stata scattata nell’aula di fotografia a scuola dal mio professore Bruno Bucchi durante la pausa di dieci minuti della ricreazione. La soffiatura non ricordo bene ma se non sbaglio facemmo due incontri durante l’orario scolastico con Francesco Papini di qualche ora alla soffieria “La Fluorescente”. Il montaggio e la stampa della foto sono stati realizzati a Livorno alla ditta “Neon Inghilleri Luigi”, anche lì facemmo due incontri con Antonio Fidanzi e sua moglie Monica Inghilleri della durata di qualche ora se non erro. Sono stati tutti incontri interessanti e costruttivi, con persone che fanno del neon non solo il loro lavoro ma anche una grande passione di vita.
 
F/ART: Sappiamo che molte persone fanno confusione tra neon e altre fonte di luce (come le lampade fluorescenti ad esempio), come è stato il tuo primo approccio? Avevi già sentito parlare del neon? Cosa ti piace di questa fonte di luce e cosa secondo te la rende diversa dalle altre?
Ilenia: Si, lo conoscevo ma solo come fonte di semplice illuminazione, forse non avevo mai osservato o pensato al neon sotto al punto di vista artistico. Per questo motivo il mio approccio iniziale è stato un insieme di idee irrealizzabili. Successivamente documentandomi, ho capito il funzionamento del materiale ed è stato emozionante realizzare il progetto finale poiché il neon ha infinite possibilità artistiche, a differenza di molte altre fonti di illuminazione.
 
F/ART: Ti aspettavi di vincere il primo premio? Come ti sei sentita?
Ilenia: Non mi aspettavo di vincere il primo premio, anche se il progetto finito era davvero sorprendente. Essendo ancora una ragazzina, avevo preso questa cosa come un semplice progetto scolastico inizialmente, solo dopo mi sono accorta che tutto ciò che c’era dietro era un qualcosa di valore e di non comune. Per questo vincere è stato inaspettato e davvero commovente per me. 
 
F/ART: Il tuo quadro luminoso è esposto nella sala riunioni di F/ART in bella vista, sappiamo che vivi distante da Preganziol (TV), ma sappi che quando vorrai venire qui a vederlo di persona per noi sarà davvero un piacere!
Ilenia: Grazie mille, è un onore e un piacere. Grazie per l’opportunità che mi avete dato. Sarebbe bello incontrarci di nuovo. A presto. Ilenia Checchi 
 
 
Mentori: professore Bruno Bucchi per la progettazione e la fotografia, Francesco Papini per la soffiatura del neon, Monica Inghilleri e Antonio Fidanzi per il montaggio.
 
 
 
Ilenia Checchi, “Ascoltarsi” (2013)
Foto autoritratto con tubi al neon sagomati artigianalmente
Esposta presso la sala riunioni F/ART, Preganziol (TV)